L’ultimo articolo dell’Avv. Edoardo Belli Contarini per
Norme & Tributi Plus Fisco de Il Sole 24 Ore
«Patent box, opzione in scadenza il 29 gennaio» – 14 gennaio 2024
L’agevolazione implica il sostenimento degli oneri per la tutela legale
La legge di Bilancio 207/2024, in attesa della riforma organica prevista dall’articolo 6, lettere a) e b), della legge 111/2023 e relativa bozza di Testo unico delle agevolazioni tributarie, ha inciso in ordine sparso su diversi incentivi con l’obiettivo di premiare – tramite i noti meccanismi dei crediti di imposta, maggiorazione dei costi deducibili e aliquota ridotta Ires – la Transizione 5.0, l’Industria 4.0, gli investimenti in beni tecnologicamente avanzati, gli incrementi occupazionali e la quotazione delle Pmi (articolo 1, commi 399 e seguenti).
Nondimeno, nel solco della transizione tecnologica e dell’innovazione probabilmente l’incentivo più appetibile è ancora il nuovo patent box – per la verità introdotto da tempo per effetto dell’articolo 6 del Dl 146/2021 e relativo provvedimento 15 febbraio 2022 n. 48243 – trattandosi di una misura che, diversamente dalle altre, risulta ormai sperimentata, senza limitazioni temporali, piuttosto semplice da applicare, senza ipotesi di recapture o di decadenza, e, ulteriore elemento da non sottovalutare, connotata dalla cosiddetta penalty protection.
Va ricordato che detto beneficio spetta a tutte quelle imprese che sostengano determinate spese eleggibili volte a creare i beni immateriali e a ottenere il relativo titolo di privativa ovvero in sintesi: software protetti da copyright, brevetti industriali per invenzioni e per modelli di utilità, disegni o modelli oppure ancora la combinazione di due o più dei predetti beni.
Risulta tuttora escluso soltanto il know-how – cioè i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili – che meriterebbe di essere reinserito nel perimetro degli IP, anche perché in linea con le indicazioni Ocse.
Ad ogni modo, l’ambito oggettivo del patent box è davvero ampio e spesso sottovalutato dalle stesse imprese, essendo incluse ad esempio pure le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori (circolare dell’agenzia delle Entrate 24 febbraio 2023, n. 5/E, nonché l’elencazione rinvenibile nel Codice della proprietà intellettuale, Dlgs 30/2005).